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Le strade del Tartufo in Italia
Le “Strade del tartufo” sono un vero e proprio invito alla visita dei territori di produzione: un viaggio tra sapori e saperi, alla scoperta della cultura materiale, artistica e gastronomica delle aree più belle e suggetive d’Italia, sempre seguendo il profumo delizioso del celebre fungo.
Ma quali sono queste “strade” del gusto da percorre con grande piacere dei sensi nel nostro paese? Scopriamole insieme in questo articolo.
Strada del Tartufo Bianco d’Alba nel Basso Piemonte
Se il Tartufo Bianco d’Alba è il più rinomato al Mondo, la Strada ad esso dedicata è altrettanto importante ed è gestita dall’omonima associazione costituitasi nel gennaio del 2005. Il progetto è nato allo scopo di valorizzare e promuovere il territorio del Basso Piemonte che rappresenta la culla del pregiato tartufo bianco.
Il percorso si snoda lungo le strade delle province di Asti, Alessandria e Cuneo, e tocca luoghi di interesse turistico quali ristoranti, negozi di prodotti tipici e strutture ricettive, per un totale di oltre 100 operatori aderenti all’Associazione. Naturalmente la Strada raggiunge anche le aree di produzione del tartufo, senza tuttavia tralasciare gli aspetti culturali: è infatti possibile visitare castelli, siti archeologici, musei ed altri siti di interesse storico, artistico e culturale.
Strada del Tartufo e della Castagna della Valle del Turano
La Valle del Turano, che prende il nome dal fiume che l’attraversa, si trova nella provincia laziale di Rieti e, in particolare, in quell’area geografica nota come Alta Sabinia. La Strada del Tartufo e della Castagna è un itinerario dedicato ai due prodotti più importanti di questo territorio, che da secoli sono protagonisti di antiche tradizioni.
Quella di Rieti è una delle province italiane più importanti nella produzione di tartufi, ed oltre alla Valle del Turano i preziosi funghi sotterranei vengono raccolti anche nelle zone di Ascrea e Stipes. Le principali tipologie di tartufo provenienti da questo territorio sono il bianco pregiato e il nero pregiato, ma non mancano varietà considerate ‘minori’ come ad esempio il tartufo uncinato e lo scorzone.
Il tartufo viene raccolto in natura, tra boschi e vallate, ma proviene anche da tartufaie coltivate.
Nei ristoranti che fanno parte della Strada del Tartufo e della Castagna della Valle del Turano sono proposte ricette della tradizione locale prodotte con ingredienti a “chilometro zero”. Tra di essi spicca naturalmente il re della tavola, ovvero il pregiato tartufo nero con i suoi sapori e profumi inconfondibili. Tra gli appuntamenti che celebrano la produzione di tartufo della Valle del Turano, i più attesi sono senza dubbio la Mostra Mercato Regionale e la Giornata del Tartufo del Centro Italia.
Strada del Tartufo Mantovano
Nella zona meridionale della provincia di Mantova si trova una tartufaia naturale di Tuber magnatum Pico, la più pregiata delle varietà di tartufo. Il tartufo bianco trova qui un habitat ideale per il suo sviluppo, e la Strada del Tartufo Mantovano che lo riguarda si snoda lungo la riva orografica destra del fiume Po da Felonica a Quistello.
La Strada del Tartufo Mantovano è stata creata dall’omonima Associazione, costituitasi alla fine del 2003, allo scopo di promuovere ed incentivare lo sviluppo di questa zona attraverso un’articolata offerta turistica. Questa offerta comprende strutture ricettive, ristoranti e negozi di prodotti tipici, che puntano sulle tradizioni locali e aprono ai visitatori le porte delle tipicità mantovane.
Da non perdere, in particolare, è il Museo del Tartufo ‘tru.mu’ che si trova a Borgofranco sul Po, inaugurato nel 2007. Lo spazio museale è interamente dedicato al Tartufo Mantovano e ospita al suo interno percorsi per adulti e bambini nei quali è possibile scoprire caratteristiche, biologia e curiosità relative a questo pregiato prodotto.
Il tartufo bianco è il protagonista di numerose iniziative che periodicamente vengono organizzate a livello locale, come ad esempio fiere, mostre e degustazioni. Integra l’offerta la possibilità di toccare, lungo la Strada del Tartufo Mantovano, numerosi luoghi di interesse storico e culturale, come ad esempio le Pievi Matildiche oppure gli itinerari che percorrono le rive del fiume Po. Il grande valore di questo percorso ha consentito ai comuni di Mantova e Borgofranco sul Po di essere ammessi nel gotha delle Città del Tartufo italiane, al pari di rinomate località come Alba, Norcia, Città di Castello e Gubbio.
Strada del Tartufo dell’Appennino Centrale
Lungo la dorsale dell’Appennino Centrale si può percorrere una strada tematica che attraversa undici comunità montane accomunate da un prodotto di assoluta eccellenza: il tartufo. La Strada del Tartufo dell’Appennino Centrale interessa ben quattro regioni italiane: Emilia Romagna, Toscana, Marche ed Umbria, e percorre itinerari talvolta insoliti che toccano zone poco (o per nulla) interessate dal turismo di massa.
Il Tartufo che si raccoglie in queste zone dell’Appennino Centrale è di varietà diverse: al top della gamma troviamo il tartufo bianco pregiato (Tuber magnatum) e il tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum). Altre varietà sono il tartufo bianchetto (Tuber borchii), il tartufo moscato (Tuber brumale moschatum), il tartufo nero d’inverno (Tuber brumale), il tartufo uncinato (Tuber uncinatum) e diverse altre ancora: insomma, una varietà di prodotti di assoluto rispetto.
Oltre alla scoperta del pregiato Tartufo dell’Appennino Centrale, la Strada consente al turista di godere di panorami eccezionali, ammirare una natura ancora incontaminata e visitare antichi borghi storici. In questi luoghi è inoltre possibile scoprire la qualità dell’artigianato locale e le ricette della tradizione, entrando in contatto con l’ospitalità della gente.