Dal primo del mese, sabato 1 Settembre, il via al cosiddetto “fermo biologico”, ossia lo stop che obbliga i trifulau a sospenderne la raccolta.
Vietato, quindi, raccogliere non solo il desiderato tartufo bianco d’Alba, ma anche tutte le altre varietà mangerecce,

L’invito ( o meglio il pro-memoria di un obbligo a norma di legge)  arriva dal Centro Nazionale Studi Tartufo e l’Unione delle Associazioni Trifulau Piemontesi.
Inizio della stagione programmata per il 21 Settembre, relativamente a quella, al contrario di quanto avvenuto nella scorsa stagione, si prospetta come un’annata eccellente, grazie alle precipitazioni e all’andamento climatico degli ultimi mesi.

E’ una tregua – spiega il Centro Studi – necessaria per evitare un eccessivo sfruttamento dell’ambiente durante un momento fondamentale per la maturazione dei corpi fruttiferi.

ricorda il Centro Studi, il cui Presidente, Antonio DeGiacomi, infatti, sottolinea come :

Amare e godere del tartufo significa anche rispettare la sua stagionalità e permettere all’ambiente i giusti tempi di attività e di riposo.

In campo contro i consueti furbetti ci saranno anche le guardie ecologiche ed i Nas, pronti a comminare le sanzioni previste per chi contravverrà al divieto.