Le Migliori Destinazioni in Piemonte: Le Guide

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In questa sezione potrai trovare le migliori inerenti Langhe, Monferrato e Roero, paesaggi vitivinicoli patrimonio dell’Unesco.

Guida Turistica a Moncalvo

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Per l’abitato che si fregia di rappresentare la città più piccola d’Italia, dalla notte dei tempi, l’indiscutibile importanza  come centro di riferimento dell’intero Monferrato.
Tante le frecce al suo arco, da una produzione enologica di assoluto livello, con Barbera, Grignolino e Freisa a farla da padrone; alla nobile presenza del tartufo, celebrato annualmente da una Fiera di rilevanza nazionale, al secolare allevamento dei bestiame di qualità con i pregiati capi della rinomata razza piemontese bianca, esaltata dal consueto appuntamento con la Fiera del Bue Grasso. Tante le manifestazioni organizzate da una cittadina che, seppur contenuta negli abitanti, non ha nulla da invidiare a centri maggiori in termini di intraprendenza ed organizzazione.

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Alba

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Antichissima l’orgine di Alba ( i primi ritrovamenti risalgano al neolitico), anche se per una sua prima affermazione come centro occorrerà attendere l’età romana.
Oltre a rappresentare universalmente la capitale mondiale del tartufo (la sua borsa e la fiera che annualmente richiama centinaia di migliaia di visitatori parlano da sole), Alba merita una visita non meno per il suo ricco patrimonio artistico-culturale.
Non solo per il contesto paesaggistico delle Langhe (che, con Monferrato e Roero, è stata inserito, qualche anno fa, nella lista UNESCO dei beni Patrimonio dell’Umanità), ma anche per le numerose vestigia di un glorioso passato da ammirare, lascito di secoli di storia che hanno visto Alba protagonista dei maggiori avvenimenti della Regione.

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Guida Turistica alla città di Asti

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Nel cuore del Monferrato, Asti, “la città delle 100 Torri”, la Patria di uno degli Spumanti migliori al Mondo e di tante eccellenze enologiche, terra di tartufi e cucina intensa, rappresenta una meta imprescindibile per ogni turista che visiti il Piemonte.
In epoca primitiva casa dei Liguri, comune romano con il nome di Hasta Pompeia, Asti divenne uno dei centri commerciali più importanti d’Europa tra 1100 e 1300, con i suoi banchieri a finanziare le guerre di mezza Europa, fasti del quale la città conserva ancora preziosa vestigia.
Tartufi, buon vino, ma non meno terra di cultura, con il poeta Vittorio Alfieri e, in epoca più recente, il musicista Paolo Conte e Faletti, a esportare la silenziosa ironia del piemontese nel Mondo intero.

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Nizza Monferrato

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Nissa Monfrà o Nissa dla Paja, come era nota un tempo, rappresenta un importante comune del Monferrato, ingiustamente sottovalutato per anni, sino al recente riconoscimento Unesco come Patrimonio dell’Umanità per il contesto paesaggistico.
La sua vocazione agricola rappresenta un buon motivo per trascorrervi un breve soggiorno, immersi in un tour eno-gastronomico o affrontando un avvincente caccia al tartufo,
Le tante cantine visitabili e l’importante Fiera del Bue Grasso, la rendono tappa obbligata per qualsiasi tour del territorio.
Molte manifestazioni, imperdibili, a Maggio, la Rievocazione storica dell’assedio del 1613, a Giugno, buffa la Corsa delle Botti.

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La Morra

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Nonostante una popolazione che non raggiunge le 3 mila anime, il nome di La Morra è conosciuto nel Mondo. Merito della produzione del pregiato Barolo, della cultura del tartufo e, recentemente, del riconoscimento all’unicità del suo territorio ad opera dell’Unesco.
Un riconoscimento non meno prestigioso quello del Touring Club, che lo ha premiato con la “Bandiera Arancione”; menzione speciale, per la nocciola trilobata ( o Tonda Gentile delle Langhe) marchio IGP, la cui qualità è merito dell’aria collinare e prealpina in cui è coltivata e che trova uso in diverse ricette golose e ovviamente in pasticceria. A richiamare, annualmente, decine di migliaia di turisti anche la Cappella della Madonna delle Grazie, anche se in molti la conoscono semplicemente come la Cappella del Barolo.

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Barolo

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Non sono rare le circostanze in cui ad un luogo viene “sottratto” il nome da un prodotto tipico locale, la cui notorietà diviene tale, da fagocitarne l’importanza.
A maggior ragione parlando di Barolo, considerando che parliamo del vino etichettato da secoli, come il “vino dei Re”. Un appellativo nato quando il Barolo iniziò a divenire il più apprezzato ambasciatore dei Savoia nelle principali corti europee.
Testimonial d’eccellenza per un prodotto d’eccellenza piemontese, che non deve, però, oscurare ugualmente quello che c’è da vedere anche nel Comune di Barolo.  Quasi superfluo sottolineare come in un territorio così ricco di specialità, non manchino i locali all’altezza dove consumare piatti a base di tartufo bianco, sorseggiando del buon Barolo.

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Neive

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Inserito dall’Anci nell’elenco dei più bei borghi, Neive espone, con orgoglio, sul sito il distintivo del prestigioso riconoscimento accanto a quello di patrimonio Unesco per i sentieri vitivinicoli, significative onorificenze che rendono obbligatorio al turista un doveroso riconoscimento alla sua bellezza. Dal Touring Club anche il riconoscimento “Bandiera Arancione, marchio di qualità, tributato su rigidi criteri turistico-ambientali, ai più suggestivi comuni italiani. Neive fu al centro delle infinite dispute tra Alba ed Asti, sino a quando quest’ultima, nel 1242, ne assunse il controllo definitivamente, con il paese che ne seguì il relativo destino; merito dell’originario impianto, che diviso dal torrente Tinella dalla zona moderna, ha mantenuto inalterato l’aspetto del borgo medievale, residenza di nobiltà e ricca borghesia, valendogli l’appellativo di «pais di sgnuret» (paese dei signorotti).

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Guida turistica di Canelli

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La fama recente è legata inevitabilmente al 22 Giugno 2014 quando, assieme all’Asti Spumante, Canelli riceve il titolo di patrimonio del’Umanità, ma la sua storia si perde nel tempo, con insediamenti già in epoca preistorica. Canelli diviene un villaggio di una certa importanza, anche allora caratterizzato da una selva di vigneti attorno all’abitato.
Centro romano di una certa importanza, diverrà in epoca medievale marchesato, spesso teatro di battaglie di predominio, coincise con il celebre assedio di Canelli del 1613, ancor oggi rievocato dalla più importante manifestazione locale.
Millenni di storia nei quali ha sempre fatto rima con vino e viticoltura, come dimostra l’altra Canelli che si nasconde al di sotto, sino ad una profondità di 32 metri, fatto di tunnel e gallerie. Sono le “Cattedrali Sotterranee”, lunghissime cantine scavate sin dal 500′.

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